mercoledì 27 maggio 2015

Mad Max: Fury Road

5 buoni motivi per cui Mad Max: Fury Road se non è il più grande film di azione di tutti i tempi, poco ci manca:


1) perché è devastante come un tornado che non si fa pregare a spazzar via ogni cosa, compresa la trilogia che lo ha generato, andando a mischiare carte, personaggi e storie: ne esce un film che in tutto e per tutto fa parte della epica saga di Mad Max (dai folli predoni del deserto agli spaventosi veicoli, dalle maschere grottesche alle ambientazioni allucinanti), ma con la maturità di trent'anni di cinema durante i quali è successo di tutto e ora, a volerlo confrontare, il Max Rockatansky originale di Mel Gibson più che uno spietato vendicatore sembra uno scolaretto al suo primo giorno di scuola;  

2) perché è rumoroso come un'esplosione che dura due ore! Frastornante come la bomba atomica che ha creato questo meraviglioso per quanto drammatico futuro post-apocalittico, dove a dettare il ritmo sono stordenti e incessanti tamburi di guerra e a farla letteralmente da padrona è una chitarra elettrica sputafuoco, (inutile) simbolo di chi si crede padrone del mondo e non ha paura di niente e di nessuno;


3) perché è inarrestabile e si riesce a tirare il fiato per la prima volta solo dopo mezz'ora, poi altri due o al massimo tre momenti di (breve) pausa, ma per il resto non si ferma mai. E così Mad Max: Fury Road vive esclusivamente su di un folle inseguimento, impressionante dall'inizio alla fine, a tratti quasi stupefacente, che ci viene costantemente scagliato addosso senza darci la possibilità di fermare i motori per ricaricare il serbatoio nemmeno quando è vuoto;
    
4) perché è potente nell'introdurre una serie di invenzioni che volutamente rimandano a quello che lo stesso George Miller aveva già creato la bellezza di 34 anni fa e che poi aveva dato vita, per dirne uno, all'universo di Kenshiro ma più in generale a quella mitologia che ci si immagina come inevitabile (quasi dovuta) se e quando il mondo imploderà su se stesso: lotte per la benzina ma anche per l'acqua, depravazioni e devastazioni, personaggi folli e mostruosi ma anche eroi silenziosi e donne bellissime; 

5) perché è velocissimo e non perde tempo in inutili digressioni o in dettagli che davvero non siano strettamente necessari alla storia: una storia senza fronzoli, basata su una sceneggiatura secca e asciutta, ma soprattutto leggera come se fosse uno di quei veicoli astrusi lanciati nel deserto a oltre mille chilometri all'ora per superare il muro del suono. Quando l'essenzialità diventa sostanza. 


Voto: 4 stelline (ovviamente nella scala del Mereghetti dove il massimo è 4)

www.madmaxmovie.com



Nessun commento:

Posta un commento