giovedì 16 febbraio 2017

The Lego Batman Movie

5 buoni motivi per cui The Lego Batman Movie è il miglior Batman tra i Batman:


1) perché Batman riesce finalmente a rivelare al Joker tutto l'odio che prova nei suoi confronti, ammettendone così il ruolo di nemesi per eccellenza e di arcinemico (ancor più di Superman...) senza i cui piani criminali il Giustiziere di Gotham non avrebbe più ragion d'essere. Mai come oggi il loro rapporto è apparso talmente inscindibile e sfaccettato da dar vita a un dualismo semplicemente perfetto: bianco e nero, legge e crimine, ordine e caos, lucidità e follia; 

2) perché Batman trova dentro di sé il coraggio di ammettere che la sua più grande paura è quella di rifarsi una famiglia per poi essere abbandonato di nuovo: così, messo da parte il senso di colpa per aver involontariamente portato i suoi genitori nel luogo della rapina in cui sarebbero stati uccisi, una volta per tutte ad Alfred può essere riconosciuto il fondamentale ruolo paterno che da sempre esercita, a Robin quello di figlio e a Batgirl/Barbara Gordon quello di amica nonché fidata consigliera;

3) perché Batman smette di essere un vigilante che agisce da solo con metodi a dir poco discutibili (se non peggio a detta, tra gli altri, di Superman): l'Uomo Pipistrello fa pace con se stesso e accetta il fatto che se non inizia a lavorare in gruppo, riconoscendo il valore dato dall'aiuto di tutti e rispettando il ruolo della polizia nella lotta contro il crimine, questa volta non riuscirà a salvare Gotham e i suoi abitanti;

4) perché Batman capisce che la maschera del pipistrello sta prendendo il sopravvento su Bruce Wayne, il quale sempre più si limita a vivere in solitudine quel poco di vita rimastagli dopo le imprese dell'eroe. Per fortuna, soprattutto grazie ad Alfred che sin dagli inizi ben conosce le due anime di un uomo scisso, il Cavaliere Oscuro realizza che non può indossare in eterno l'armatura (l'eroe che combatte di notte) ed esistere senza Bruce Wayne (il miliardario che invece vive di giorno), perché altrimenti ne uscirebbe irrimediabilmente logorato nel fisico e soprattutto nell'anima; 
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5) perché Batman - forse per la prima volta nella storia dei film e dei fumetti - ammette di aver commesso un errore quando, nonostante la decisione contraria del nuovo commissario Barbara Gordon, vittima del folle piano del Joker lo manda nella celeberrima Zona Fantasma dandogli modo di allearsi con i cattivi più cattivi (Sauron, Voldemort, i Mr. Smith, i Dalek, King Kong, Godzilla, lo Squalo, gli Uccelli di Hitchcock, ecc): il più grande Detective del mondo sarà quindi costretto a chiedere aiuto a tutti i suoi nemici (l'Enigmista, lo Spaventapasseri, Bane, Pinguino, Due Facce, Catwoman, Poison Ivy, Man-bat, Faccia di Creta, Killer Croc, ecc) pur di avere la meglio sul supercriminale nella battaglia più epica di sempre.


Voto: 4 stelline (ovviamente nella scala del Mereghetti dove il massimo è 4)






  

mercoledì 8 febbraio 2017

Arrival

5 buoni motivi per cui Arrival racchiude in sé il meglio della fantascienza esistenziale d'autore:


1) perché Amy Adams, il cui talento diviene una parte fondamentale per la riuscita del film, offre una prova degna di quella che aveva garantito la nomination all'Oscar a Sandra Bullock in Gravity: nei panni di una linguista reclutata dall'esercito americano per comunicare con gli alieni, Lousie è costantemente in bilico tra la calma con cui esercita la sua professione infondendo a tutti (alieni compresi) un senso di fiducia che va oltre l'umana comprensione, e la tensione poetica e drammatica che invece riesce a trasmettere nelle scene riguardanti la sua vita personale; 

2) perché i dodici gusci neri sbarcati sulla Terra, non possono non richiamare alla mente il monolite di 2001: Odissea nello Spazio (che a un primo livello di lettura rappresentava l'arrivo di una presenza aliena sul nostro pianeta). In entrambi i casi non si sa come né perché siano arrivati, ma se allora quello che il monolite portava con sé erano la ragione e la coscienza (dalle quali derivava la violenza), in Arrival la logica lascia spazio all'empatia e l'"arma" degli alieni porta con sé un messaggio che diventa amore puro;

3) perché la svolta finale (semplicemente perfetta) che "dipana la matassa", ha sul pubblico la stessa potenza esplosiva di quella di Interstellar: e se Nolan si limitava a chiudere il cerchio, come già aveva fatto in Inception e in The Prestige, qui Villeneuve va addirittura oltre invitando tutti a riflettere in modo profondo sulle scelte e sulle possibilità che a volte ci vengono donate; 

4) perché come in Incontri ravvicinati del terzo tipo Spielberg aveva fatto dei temi del linguaggio e della (mancanza) di comunicazione una componente basilare, anche gli alieni di Arrival si dimostrano interessati a un pacifico e costruttivo dialogo con i terrestri, nonostante le difficoltà legate alla barriera linguistica (e fisica). Volontà che però non viene contraccambiata da tutte la Nazioni, alcune della quali sono pronte a far esplodere da un momento all'altro la loro latente aggressività: il messaggio allegorico che già emergeva dal racconto di Ted Chiang da cui il film è tratto, è ovviamente quello legato alla pericolosità di isolarsi in questo momento storico, finendo col vedere lo straniero/alieno solo come una minaccia; 

5) perché il talento visivo di Denis Villeneuve (già autore degli ottimi Prisoners e Sicario) fa ben sperare per il sequel di Blade Runner che il regista canadese sta ultimando. La sua macchina da presa si muove con disinvoltura e naturalezza tra suggestive inquadrature in penombra e opprimenti scene in cui la nebbia la fa da padrona, tra la misteriosa essenzialità degli alieni e l'imponenza delle loro astronavi, tra il panico che si sta diffondendo a livello mondiale e le pacate inquietudini interne di Amy Adams, tra il minimalismo delle parole e gli ampi dubbi filosofici che ci vuole instillare: ne esce un film d'autore meravigliosamente a metà tra fantascienza esistenziale e un raffinato thriller psicologico. 


Voto: 3 stelline e mezzo (ovviamente nella scala del Mereghetti dove il massimo è 4)


www.arrivalmovie.com